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| SULLA TERRA SI STAGLIAVA UNA GRANDE OMBRA NERA, CHE SPEZZAVA LA FIAMMA
ROSSA DEL TRAMONTO. ALL’UOMO CHE PERCORREVA FATICOSAMENTE IL SENTIERO DELLA
GIUNGLA SEMBRÒ UN SIMBOLO DI MORTE E D’ORRORE, UNA MINACCIA TERRIBILE E
INCOMBENTE, COME L’OMBRA DI UN ASSASSINO NASCOSTO CHE SI PROIETTI SUL MURO
PER LA LUCE DI UNA CANDELA. |
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«CON LA LUNA DEI TESCHI, LEI MORIRÀ SULL’ALTARE NERO.» «IN NOME DI DIO,
COS’È LA LUNA DEI TESCHI?», URLÒ KANE APPASSIONATAMENTE.
«LA LUNA PIENA. AD OGNI LUNA PIENA, CHE NOI CHIAMIAMO LA LUNA DEI
TESCHI, UNA VERGINE MUORE SULL’ALTARE NERO DAVANTI ALLA TORRE DELLA MORTE,
LÀ DOVE SECOLI FA LE VERGINI MORIVANO IN ONORE DI GOLGOR, IL DIO DI ATLANTIDE.
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SENTÌ CHE QUELL’ODORE TRADIVA UN PERICOLO NASCOSTO, UNA RESENZA MALIGNA,
INUMANA E MORTALE, E LA SUA MENTE CUPA GIUNSE SUBITO ALLA CONCLUSIONE CHE
DOVEVA TRATTARSI DI UN ESSERE SOPRANNATURALE. TUTTAVIA SI SENTIVA
PERFETTAMENTE IN GRADO DI AFFRONTARE QUALSIASI ASSASSINO O DEMONIO, PERCHÉERA SOSTENUTO DA UNA FEDE INCROLLABILE E DALLA CONSAPEVOLEZZA CHE LA SUA
CAUSA ERA GIUSTA. |
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